Ha notevoli capacità da compositore questo ragazzo di Philadelphia. Ma questo l’avevamo già intuito. Qui in alcune occasioni forse manca un po’ del dono della sintesi, però il disco è una piacevole camminata. Lo è anche anzi, forse soprattutto, nella Goldtone che , sebbene di dieci minuti, è godibile per tutto il tempo. Lo è nella title-track, che suona proprio da apertura, con un sole primaverile e uno Ye-Ye che suona molto “swinging London”. E lo è anche quando il ritmo è un po’ più sostenuto e la chitarra un po’ più accesa, come in Snowflakes are Dancing. Un buonissimo, semplice, ben scritto e ottimamente suonato, disco.