Ecco. Ora è tutto chiaro. A soli due mesi dall’uscita di Rewind The Film, i Manic Street Preachers ne chiariscono l’intento. Postacrds From A Young Man aveva ottenuto critiche feroci. Poi due ottimi Greatest HIts e adesso eccoli più acustici, morbidi, senza dubbio pop, intensamente folk. Di facile ascolto. E gradevolissimi. Con Richard Hawley a far da compendio ad un disco davvero inglese. Promossi comunque. Un po’ noiosi forse, ma è un peccato veniale se confrontato alle ottime prove di 3 Ways To Despair e Monorbier. Ci sono buone canzoni insomma, sebbene a qualcuno manchi il loro rock di chitarre politicizzate e rabbia mentre il cuore impreca d’amore. Promossi. Anche prima di conoscerne il vero significato. C’era stata la rottura, poi il recupero del passato, ora la sintesi del panorama da osservare andando in un’altra direzione. Ecco perchè prima di cambiare film, si ricordano di riavvolgere il nastro. Perchè, signori, tra qualche mese, si va in una nuova direzione: direzione futuro! Uscirà nei primi mesi del 2014 Futurology e sarà, come loro stessi l’hanno definito, “un disco ispirato al krautrock, ispirato all’attuale panorama europeo, al malessere che si avverte in Europa e a quel disagio che si sente qui da noi, con gli inglesi che non si sentono parte del continente”. God Save The Queen.